Federico Seismit-Doda - La tassa sugli spiriti ...

21 di lire 530 fino a lire 1060 godono anche, in base all'articolo 55, di un'altra detrazione, che varia da lire 250 a lire 100 di reddito imponibile. Quanto poi ai redditi provenienti dalla sola opera dell'uomo (categoria C) essi sono esenti fino alla somma di annue lire 640, e godono le stesse detrazioni di 250 a 100 lire, i redditi che stanno fra le 640 e le 1,280 lire annue. Per la categoria B, ]a tassa minima di lire 20, circa, è quindi applicabile soltanto ai redditi non inferiori ad aonue lire 530, e per la categoria C, soltanto ai redditi non inferiori a lire 640. Vede dunque l'onorevole Imbri~ni che se v'è chi ·abbia un reddi·to minimo di ricchezza mobile, che stia in questi limiti, esso non si trova in condjzione da dover morire di fame, poichè la . legge lo esenta dall'imposta. Io vorrei che in questa materia d'imposte l'onorevole Imbriani, il quale ha colto qualche altra occasione per deplorare la severità della finanza, non solo nell'esazione della tassa di ricchezza mo· bile, ma anche in quella di registro, frenasse uu poco, non solo la facilità del suo eloquio, ma anche la versatilità e l'abbondanza dell' ingegno, con cui si scaglia, in questa materia, contro la finanza, e contro i suoi agenti. Egli, per esempio, in una recente occasione, ha deplorato alla Camera c~e nelle Puglie si usassero tali enormità fiscali contro i contribuenti, da indurii ad invocare, quasi direi, la giustizia divina a vendetta di queste angherie che la finanza esercitava sopra di loro. In quel gi~rno io me ne preoccupai molto, poi-

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