Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

- (59) - tri gove rni . Questo era il passo che tardava ai principi riformi ::;t i di compiere , non curando il re di Napol i che arendo fatto del suo regno una China, non volle mai partecipare al poco bene che in onta all' Austria si era iniziato in Italia, a cagione d'esemp io il patto della pr0prietà letteraria , alla quale si riliutò di accedere per dannegg iare gli autori e gli editori del rimanente d' Italia. Quindi la lega doganale diven iva patto che riunir a tre governi , era il primo anello dell a gran catena. Quando venti stati dell a confederazione Gr~rman i ca si trovarono concordi a distruggere le dogane onde era no t'uno dall' altro diYisi, diedero un nuovo c mirabile esempio del come debba cercarsi nel\ ' ui)ione il bene dc i popoli . Ed all o scopo della lega doganale germanica pi enamente corri spose il ri sultato, perchè in po - chi anni fiorirono le industrie e i commerci , e vigoroso risorse lo spirito nazional e. Gl i itali ani allora di visi in minor numero di Stati degli alemanni lo furono in alcune parti con più Jlrofonde diiTerenze e le con segu en z~ dell ' iso lamento fu rono per r.ssi più graYi, onde lo sp iri to nazionale si spense e dall ' anti ca prosperità qual più qual meno decadd ero. Per quindi trovare rimedio agl i an ti chi mali Carlo Alberto e gli altri due principi stabili rono la lega doganale, 3 novembre i847. L' importanza politica di quest'atto fu tosto sentita da un capo all'altro d'Itali a. Benchè non vi si plrlasse ancora di lega pol iti ca, ma è vano il credere od il YOler r~u· credere che le quistiooi eeonomi che dei popoli possino andar disgiunte dalle politiche, esse furono sempre unite e tanto più si vanno identificando quanto più si e~ tende l'applicaz ione delle sa- _ne dottrine ecouomiche fondate su la giusti zia e sull<t liber ù . Oltre a nove mili on i erano gli abitanti dei tre Stat i che si collegavano, abitant i di Stati che si toccarano come Roma e Toscana , e sono vicini come Toscana e regno Sardo. Eppure il toccarsi, 0 l'esser vicini nulla aveva gio vato fin o all ora. Le relazion i fra Stato e Stato erano rese talvolta più difOci li che con le terre di là del mare, il saper Roma o Geno\'a a breve distanza, non serviva che a far sentire <~gli ital iani quanto più li stringesse dappresso quel muro di ferro che si chiamava linea doganale. La Yi cinanza procu rava for::;e colJ. mi gli ore aceoglienza ai prodotti dell a Toscana, di • quella che v' incontras::;ero le merci dei lontan i americani o chi nesi? Quando il sardo, il toseano, il romano, che persone 'tu tti d' una lingua e d' una terra aYeano ammassato il frutto del loro lavoro al di là di quel che occorreva al consumo del proprio paese, do·:c d ~)veano essi rivolge rsi per esitarlo se a pochi passi vcdeansi e per ogni lato dalle dogane respinti ? e quando l ' un di loro di· fettava di una merce a t;he gli gioYava se l'altro sovrabondasse , se il procacciarsela doveva recar tanta. spesa e traYaglio ? Poteano

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