Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( ~8 )- tlipendenza nazionale circolavano segretamente fra le ,mani dei cittad ini. Alla vista di tanta commossione il partito retrogrado fr emeva, ed a tutt'uomo si adoperò per impedire che divenisse il re sempre più amato e riverito da suoi popoli. Corse voce che il re in un giorno fi ssato, secondo il consueto, avrebbe assistito alle manovre dell 'esercito. Immensa era la folla dei cittadini accorsi ansiosamente a vedere il loro re, e tribu~argli omaggio di stima e di gratitudine e di devozione, e questa manifestazione sarebbe stata tale qual fino allora non si era mai veduta uguale in Italia p€>ichè l'en tusiasmo popolare. era al co lmo. Ma il partito retrivo temendo che la solenne dimostrazione si propagasse per tutta la penisola ogni arte pose in opera , per persuadere il re dall' uscire e mostrarsi al popolo. 11 Della Torre fu principale stro- • mento , e Carlo Alberto, per indole ritroso alle ovazioni, c per alcune altre buone ragioni si lasciò persuadere e non uscì. Il Gabinetto di Vienna in particolare nota diplomatica lagnavasi r.ol re siccome egli fomentasse lo spirito d' indipendenza negli altri Stati d'Italia, e tendeva a cangiare la quistione fin anziera in una politica. Ma il re con la consueta sua perspicacia prevenne ogni tentativo e si mostrò fermo ed incrollabile. 11 Piemonte si :tvviava a gran passi verso la meta sospirata dal magnanimo suo re, il resto d'Italia partecipava alle nobili asp irazioni. Ora dobbiamo volgere rapido sguardo agli altri stati. Nella vicina Toscana dopo che il gran duca avea col principe 1Ji Lucca ed il duca di Modena per comando di Vienna stabilito in Firenze nel 28 novembre 1.84,4 , c colla consegna alla corte di Roma , del fam igerato Rcnzi pei moti di Rimini giudi cato reo di alto tradimento dalla medesima, ripollularono sentimenti ostili al governo, che da gran tempo come fuoco sotto cenere covavano. La morte di Gregorio XVI, e l' assunzione al trono pontificio di Mastai Feretti furono due avvenimenti che precipitarono le cose d'Italia. Intorno ai primi momenti del regno di Pio IX si sono ùette tante cose, che sarebbe ridcvole tornare su quell 'argomento Xoi parleremo però di un fatto che avendo immed iata coll eganza eol Piemonte è debito nostro riferire onde mostrare siccome il re cercasse ogni mezzo d'avantaggiarsi sull'Austria. Fosse o no ::; incero Pio IX nelle sue riforme non è più luogo di dire, ma fra quelle in quell'epoca ideate vi fu la lega doganale col re di Piemonte e col granduca di Toscana. · Questo trattato della lega doganale preludeva ad una lega politica dei principi italiani la cui utilità in allora bi era fatta sentire ai sovrani d'Italia fino dal i8i5, ma non si potè mai effettnare imperciocchè l' Austria ·voleva la lega federativa ma nello :' tesso tempo agognava ad essere arbitra e dispotica sopra gli al-

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