Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( ~2 )- cominciò fino d' allora la lotta che volle continuare contro il potere laicale che fu origine della sua cacciata dal Piemonte. L' opposizione dell'arcivescovo e della sua nera falange svegli ò il desiderio di qualche più significante istituzione, e gettando lo sguado su i poveri ·Che a fru sto guadagnavano la vita si pensò di fond are per associazione un ri covero di mendicità. Nè più utile al povero che so iTra nè più fìlantropica istituzione po tevasi fondare, ed il primo impul so venne dato dal re che trovò eco potente nella generosità dei riechi il cui nobile slancio fu assecondato dal governo. Ma non appena monsignore seppe la cari - tatevole mozione che aguzzò l' ira e suonò tutte le campane contro il nu ovo i::;titu to di benefi cenza, mandò fuori pas torali invece nell e qllali diceva che i poveri erano gli eletti del signore , e • che i farisei del progresso volevano uccidere il Vangelo. A fondare il ricoYc ro si aùop raron o con .nobile zelo , il marchese Saluzzo il conte Gattinara il canonico Vacchetta il medico de Rolandis e molti altri, che venivano chiamati dal padre Sagrini nello sue Loiolee invetth·e giacobini del ri covero. Il conte So laro della Margherita stava coi gesuiti che avversavano questa istituzi one, Il Villamarina la protegge\'a Carlo Alberto assecondavalo, ed il ricovero sorse a benelìcio dei poveri ed a di spetto degli avversari. Vennero poscia gli asili infantili, cotanto dai gesuiti combattuti, ma il re scorgendo in quella istituzione i semi del progresso intellettual e e moral&che vagheggiava per attingere il sno scopo stette fermo, e si atti varono. Tanto nella capitale che in tutte le ci ttà di prodncia si fo ndarono asili. E gli uomini più prestanti e le donne più distinte concorsero coll'opera e col consiglio, ed i popoli lodavano e benedi vano Carlo Alberto. L' opposizione dei gesuiti avea gi à levato in fama il nome dell' abate Aporti ini ziatore in Lombardia degli asili infantili , il quale reca tosi in Torino ad esporre lez ioni dirette a stabilire forma ordinata d' insegnamento, l'arch·escovo gli proibi va di dir messa e facevalo spogliare dei sacri arredi mentre si accostava all'altare. Il re onorò l'abate A porti della croce di san Maurizio e continuò nella sua nobile missione. Ma non si arrestava il pensiero di Carlo Alberto a queste isti· tuzioni. Egli fin0 dai primi anni del suo regno molto aveva operato per riformare lo stato che i suoi predecessori gli avevano trasmesso in condizione tanto di sadatta a tempi che correvano. Le finanze e la ricchezza pubblica svolta dall' applicazione de'sani principii di economia fermarono particolarmente la sua attenzione. Sino dal t83t mirando a togliere i privilegi e gli abusi aveva abolito la riserva del gran distretto delle regie caccie, e quindi

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