Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 103 )- Il ministero era presieduto da Rosmini , composto da Ma.miani, Galletti, Lunati, Campello e Sereni, avendo l'abate Rosmini che vagheggiava il cappello cardinalizio ricusata la presidenza gli fu sostituito monsignor Mnzzarelli. I moti del Quirinale si fecero sentire nelle provincie e fra. queste specialmente in Pesaro ove il popolo passò ad alcune esorbitanze. Il Papa circondato dagli ambasciatori delle assolute potenze alcune delle quali sotto lo specioso pretesto di voler difendere il capo della chiesa volea.no strozzare il liberalismo , fu consigliato di partire da Roma per offrir presa alle potenze cattoliche d'in· vadere il suolo romano , e restituire nell' eiTu:;ione di sangue generoso e innocente il vicario dHl Dio delle misericordie, e della pace sul suo trono. L'ambasciatore francese il voleva in Francia, Martioez della Rosa che rappresentava la Spagna instava che si recasse in quella terra, Spaur molto accetto al pontefice secreta. mente il consigliava a recarsi sul napolitano. La sera del dì 24 novembre secondo era stato disposto, il mi· nistro di Francia Harcourt si recò al quirinale ed en trò cotoe per un 'udienza dal papa. Pio IX lasciando nelle sue stanze il ministro francese, acciocchè sembrasse a quei di fuori che la c0nferenza continuava discese secretamente vestito da semplice prete ·per la ~caletta del corridojo, chiamato degli svizzeri ed entrato in carrozza col conte Spa.ur e:;cirono pel portone grande e s' indirizza. rono a San Giovanni Laterano. Qui cambiarono vettura eJ usciti da Roma si diressero alla valle della Riccia ove la contes~a. Spaur stavasi aspettandoli con vetture di posta: In quella della contessa salì Pio IX e a gran corsa entrò nel regnG di Napoli, ed alle nove del mattino vegoente scendeva all' albergo di Cicerone vicino di Gaeta ove stavano in attenzione di lui il cardinale Antonelli ed il cav. Arnaud segretario della legazione di Spagna. Dopo breve riposo si trasferirono tutti a Gaeta meno il conte di Spaur che proseguì il viaggio per Napoli per recare al re bombardatore la notizia dell'arrivo del nuovo ospite ne' suoi stati. Il legato francese lasciato il Quirinale corse di filato a Civitavecchia ove a norma della promessa ricevuta credeva di trovare Pio IX. per condurlo seco in Francia, e si gratificava con se stesso del bel colpo che aveva fatto e della meraviglia che auebbe provato la Francia alla notizia che il papa cercava nel suo seno ospitalità. Ma giunto a Civitavecchia si conobbe giuntato, e non volendo più tornare a Roma stette alla vedette ed appena saputo che il pontefice era a Gaeta ivi si rer.ò. Noi non vogliamo innalzarci a giudici in diplomazia, ma ci sembra che gli ambasciatori delle potenze sieno mandati presso il

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