Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( iOi )- dominavanù in quel recrnto ove poco prima brulicava una folla curiosa ed avida di vedere siccome terminava la lotta parlamentare. · Il cadavere d' un uomo che avea corsa una carriera aù un tempo fortunosa e brillante, era lo spettacolo in cu i si compendi a\'a la ri\'òluzione di B0ma, era il prol ogo del dramma sanguinoso che ocr,upò Roma per alcuni mesi. Fortunosa e brillante ad un tempo fu la earriera di Pellegrino ·Bossi. In giovine efà. nominato professore di diritto a Bologna si levava in fama di saputo ingegno, quando Murat asp irava ad estendere il suo regno e far independente Italia lo nominò suo commis~ario. Vinto a Tolentino Gioachino, il dispotismo borbonico e saceràotale ajutato dalle bajonette austriache tornò a pesare sull ' Italia, e coloro r.he avevano pafpitato e lavorato per l' indipendenza della patria dovettero esulare per fu ggire alla mannaja del carnefice, Pellegrino Rossi ricovrò a Ginevra, ed ivi divenuto pro-- fessore dettò lezioni d'economia e di 'diritto, e salì in bella rino manza. Proclamato cittadino fu eletto deputato all a Dieta. La Yer· satilità del suo ingegno, e la destrezza sua nel maneggio degli affari lo faceano riguardare siccome abile politico, ed estesa era la sua influenza nella Dieta. Il duca di Broglio lo tolse a proteggere, ed il deci so parteggiare pel governo di Francia lo fece entrare nelle graz ie di Lui gi Filippo, che gli conferì la cittad inanza francese e la cattedra di diritto costituzionale nell ' uni\'ersi tà di Parigi, e poscia lo nominò Pari, indi suo ambasciatore a Roma. Cacciati gli orleanidi dalla Francia pel rivolgimento di febbrajo e non avendo voluto il nossi riconoscere il governo della repubblica fu surrogato·nella ambasciata a Roma da Harcourte, e Pio IX lo nominò ministro, e se Pio Vli pei fatti del i8U) voleva fargli troncare il capo, Pio IX nominandolo ministro lo condusse al sepolcro. Nella sera del giorno in cui Rossi fu trafitto il popolo in gran folla si radunò su l corso e si recò a fraternizzare r,oi carabinieri, indi spiegata la bandiera italiana percorse le vie di Roma e si fermò al quartiere dei dragoni festeggiandoli al circolo popolare, indi andò a salutare il deputato Galletti, ovunque chieden~o cvn clamorose grida ministtwo democratico e costituente italiana. Nel giorno successivo le milizie di ogni arma che si trovavano in Boma frat ernizzarono col popolo, questa massa imponente si presen tò àll a camera dei deputati coll'indirizzo seguente stampato : « Principj fondamentali domandati dal popolo al nuovo ministero L Promulgazione del r>rincipio della nazionalità italiana. 2. Convocazione della costituente ed attua1.ione del progetto dell'atto federativo. 3. Ademp·imento delle deliberazioni del cosiglio dci dc-

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