Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( iOO )- 'bero le speranze dei liberali. Pio IX dopo vari ministeri nei quali compariva sempre qualche individuo appartenente al clericale e retrivo partito ebbe ricorso a Pellegrino Rossi che se era in fama di dotto, nulla meno era riguardato come oppositore all' indipendenza d'Italia essendosi tale mostrato quando rapp resentava la Francia alla corte di Roma. La scelta di questo mini stro fu riguardata come un insulto, un guanto di sfida ai libera li e questi giurarono vendetta. Da tutti si lamentava come abbandonata la causa. della libertà italianaJamentavasi il continuo dominare in corte del gesuitico pretume, declamavasi per l' apparato di truppe contro il generale Garibaldi quando si lasciavano sprovvisti i conlìni in faccia Welden. La scelt~ qnindi di Bossi quando si credeva che i fatti fremessero guerra fu riguardata come reaz ione verso lo spirito liberale del popolo . A rincrudire la piaga del po polo inOuirono l' improvisa venuta dei carabinieri in Homa, la rassegna falla dell' intiero eorpo nel cortile chiuso di Belvedere dal ministro Bossi, la cacciata di Boma di due napolitani che erano tenuti in estimazione dal Rossi :: tesso ordinata, ed i cattivi trattamenti usati dallo Zucchi all'eroe Garibaldi ed al p:1dre Gavazzi che simile all 'antico Pi etro Eremita avea pred icato la santa crociata contro l'Austria. Nel giorno i D dovevasi aprire la camera dei deputati ed il popolo già divenuto .diffidente di Pio IX, del suo pretume e del ministro, sti pato in foll a nella corte della cancelleria e nell e adiacenze, muto e dignitoso attendeva il · principio della parlarnentaria. tornata. Il mini stro da due o tre individui a lui ben affetti era stato am· monito di non aiTI'ontare l'onda del pubblico troppo mal dispos to contro di lui , ma egl i non curandosi o volendo sembrare coraggioso da sfidare la pubbli ca indignazione agitava in una mano i guanti lanciando sguardi di sp rezzo su la folla che assiepava la carozza, quando questa fu vicina all ' ingresso della camera. Con ce lere mov imento pose il piede su la predella e fu a terra non appena avea fatti pochi passi che la lama d'un pugnale fu im· mersa nella carotide del suo co llo. Egli svenne, e fu trasportato in una stanza, ove dopo pochi minuti spirò. Mentre rendeva il ministro l'ultimo anelito di vita i deputati rimasero al loro posto ed il prdsidente di ede principio alla sed uta. In mezzo ad un si· lenzio imponente si diede lettura al proce~so dell'ultima tornatJ, indi si f~ce l' appello nominal·e, e non trovando legale il numero degli adunati dichiarò il presidente sciolta la seduta, invitando i rappresentanti il popolo a radunarsi nel giorno successivo onde proseguire i lavori incominciati . Silenziosi partirono gli adunati, e dopo pochi momenti il popolo sgQmbrò, silenzio e solitudine

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