Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

LA C JWCL\ 'l 'A ('OX'l'RO ·Mi è nnto il ragionamento di qu ei che tengono in mano le flla dell' impresa. Il por·nlo italiano, dicono, appartiene ai caitolici; quesLi possono sempre espropriw·lo de' snoi diritti (li nazionalità c per l' utilità eli tutti, se la sua disti·uziono è necessaria alla Chiesa, è d' uopo che quel popolo rmwja , se esso sussiste, qu est a non può vi\'ere. i~ questa la log ica (~ci capi di complotto, ed t~ la soJ::t conseguente. Non ci fu insPg nato che i l popolo romano 6 un fendo dato èla Carlomagno al principe c1i Romc:t; che a questo titolo, il popolo romai1o, c~ mo i vasi, gli abiti, ornamenti di Cbiesa, r r liquie , ossuarii fa parte del mobiglio della sani a Sodo? Nel rivendicarsi a libertà, il popolo ha derubato evidentemente la Chiesa romana. Tutti i credenti hanno diritto o dovere di corrergli sopra per ricondurlo a l la catena. Porchè, quando il potere t emporale sembri a tal punto ecc:~llente, che bisogni imporlo colle carneficine, pere h è gli assalitori s'astengono dall' adottarlo in casa propria? Chi no impedis~e di riPntrare sotto il goYr rno ed jJ vincastro dei vescoYi ùella Gallia? P erché non mettiamo il papa al la noslra testa? Sarebbe bello vec1erlo in tre anni presidente della nostra r r:pubblica democratica. Essendo la. teocrazia mi sta alla soYra1ùtà del popolo il dogma do' nostri eserciti, l)Crchè non cominciamo anzit utto dal res tituire a l s:tnto padre la oontea d' A vignone ch' egli ci

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