Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

carnèfit.:i na lontana, non ne domanderanno di pi1:t. D' aHronde no i abbiamo una seconda ragione ehe conferma la prima, c che ereditammo direttamente da Luigi Filippo, che l' a v0a da Carlo X, che alla sua volta la ereclitaYa dalla Santa Alleanza. Sapete voi quel che andiamo a fare in Italia? A portanri sulla punta delle baionette un:t libertà 1JWderata; cioè a dire che se quel popolo che non ci ha chiamati, che si è dato un governo di sua scelta, volesse difendere la libertà di sua scelta, noi siamo sempre pronti a massacrar lo, giacchè, essendo noi repubblicani, cd aYonclo giurato una cqstitu.zione repubblicana, voi ~apite che nostro primo dovere verso Dio e vm--so gli uomini è di mett ere a sacco il principio repubblicano dovunque noi l' incontrot~emo; la togica, il buon scns0, la coscienza l' esigono assolu t amento; se quel popolo fosse stupido abbastanza da non capire questa logica, noi saremmo obbligati dalla nost ra religione medesima di sciabolare, fucilare, mitragliare onestamento c moderatamente uomini che rifiutano la libertà nwderata d' esser invasi dallo straniero. Solamente noi c' impegnamo sull' ostia consacrata, a non sciabolare se non nei g iorni eli lavoro. La domenica, e segnatarnente il giorno del Corpus Domini noi lascieremo loro salva la vita perchè abbiano tempo di attendere alle funzioni e confessar$i prima d' essere mitragliati. Ah clunclno è ben vero, eccoci qua noi, Francia

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