Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

LA REPUI3t3L'ICA RO.MANA 7 patria, fa duopo collocarsi in una condiziono in cui patria sia possibile, cioè a dire, abolire il potere temporale; o bene:, se si vu6 spegnere nel suo germe la nazionalità italiana, ora e per l'avvenire bisogna ristabilire questo potere. E ba~ta questo per soffocare il cuore che incominciava a battere. I fautori della spedizione francese di Civit~­ vecchi.a sognavano ch:e cio avverrebbe senza guerra, senza effusione di sangue; i loro amici di Gaeta se ne rendeano malleYaL1ori. Dovea essere il più bel risultato d' una spedizione diplomatica o gesuitica: atrofizzare nel germe la vi~ nazionale, ajutare l' Austria a fare liberalmente abortire l' Italia; uccidere senza sttepito, senza sforzi, senza avece nemmeno bisogno odi maneggiare il ferro; allacciare, soifo:earla senza !asciarle la menoma traccia di violenza sul corpo, l' Italia, e dire quindi: L ' abbiamo trovata morta: ecco quel che si rìpromeLte va;~o accordando al clero la spedizione. Disgraziatamente, l'Italia ha sentito il colpo; essa ha mandato un forte grido; la luce s' è fatta, il moadG ha veduto e allora bisognò sgozzare. Se interesse dell' Austria è che l'Italia non possa costi tuirsi in corpo di popolo , la salute della Ft·a ncia vuò assolutamente il contrario , di modo che chi sono il primo tradi sce necessariamente il secondo. Basta apr ir gli occhi por vedere che il pericolo cbe minaccia la Francia

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