Lionello Venturi - Per la libertà della fantasia creatrice

rito la esistenza. Ciò che resterà dell'arte del XX secolo, ciò che fa la sua grandezza, è la coscienza dei diritti della fantasia, il coraggio di seguire fino in fondo la libertà della fantasia. A Parigi, nel maggio, varie esposizioni ci permettevano d'intendere questa verità. Anzi tutto l'esposizione intitolata l'Art du XX Siècle, promossa dall'Associazione internazionale per la Libertà della Cultura, dove tutti i migliori pittori del nostro secolo erano rappresentati con opere significative, anzi con le loro opere più ardite. Se ne ricavava l'impressione di uno slancio meraviglioso verso lo ignoto della fantasia. Ma c'era un'altra esposizione, assai più modesta, dedicata alla Natura morta che confermava l'apprezzamento dell'arte moderna. Si cominciava la visita con una piccola meraviglia di Jacopo de' Barbari, veramente un << unicum >> del Rinascimento italiano, e dove lo stile aveva una grande importanza. Attraverso i secoli altre opere affermavano appunto il loro valore di stile, per esempio quelle di Zurbaran e di Chardin. Ma l'insieme della mostra, tutta rivolta alla rappresentazione obbiettiva dell'oggetto naturale, ci parlava più di dilir5 bibhotecagmobianco

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