Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

prima formazione culturale, costruito negli schemi consueti del cattolicesimo post-tridentino, fu profondamente scosso, per l'urto con le più vive esigenze del pensiero storicò moderno. Il secolo XIX è stato, com'è noto, la grande epoca della storia. Alla fine del secolo, il positivismo ·aveva consolidato, ed in parte mortificato, ~a metodologia scientifica della storia, e il materialismo di origine marxistica ne aveva allargato i campi d'indagine, volgendo l'interesse degli studiosi verso i fenomeni economici e sociali; ma potente era sempre rimasto l'influsso della grande storiografia romantica dell'Ottocento. Nel campo della storia della Chiesa tale influsso doveva dare proprio allora i suoi frutti più maturi. La scuola teologica di Tubinga aveva ripreso, fin dai primi anni del secolo, le tradizioni dei Maurini per portare nello studio del Cristianesimo primitivo e del canone neotestamentario, i più raffinati metodi d'indagine della critica storico-filologica. Verso la fine del secolo, Ernesto Renan, Adolfo Barnack e Alfredo Loisy avevano composto opere fondamentali, accolte, al loro apparire, da critiche violente o da consensi entusiastici (si pensi al successo della « Vita di Gesù » di Renan, e de « L'Evangile et l'Eglise » d1 -Loisy), e che, comunque, .avevano rinnovato completamente gli studi di sto8 BibliotecaGinoBianco

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