Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

violenta di lotta politica dal '19 al 122, quella « guerra civile» come addirittura una volta la chiama, come una speranza; in contrasto, come abbiamo già osservato, con un costume « infantile » di egemonia o di compromissioni che era quello vigente prima del 1914. Ancora agli inizi del fascisnio, sperava che nel contrasto ci fosse qualche virtù •salutare ; e sperava (qu_asicontro l'evidenza) che il regime allora instaurato fosse una cosa seria. Una cosa seria il fascismo non lo è stato altro che nelle conseguenze catastrofiche. Oggi ci si ritrova in una situazione a cui ci sembra si adattino gli strali gobettiani; ,in una situazione (malgrado le inutili querimonie èontrarie) troppo remissiva e edulcorata che non conosce reazioni sponltanee, iniziative immediate. La nostra è una antica stanchezza aggravata dai recenti patimenti. Forse è un clima adatto alla convalescenza; ma Gobetti ci fa sentire qual è l'aria che si confa alla piena salute. Un'aria robusta pur se pervasa da correnti nervose, una •regione ideàle cui dobbiamo aspirare se vogliamo sentirci maturi in un mondo di adulti. A.B E.T.E - Azienda Beneventana Tipografica Editoriale - Roma - Via Prenestina, 681 brbllot ~ag1nobianco

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