Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

L'rr gennaio 1923 sposa Ada Prospero. Al ritorno dal viaggio di nozze, subisce la prima perquisizione della polizia e una detenzione di cinque giorni. La cosa si ripeterà, questa volta con un semplice fermo di ventiquattr'ore, il 29 maggio. La sua vita nel 1923 e nel 1924 è tutta assorbita dalla battaglia della Rivoluzione Liberale contro il fascismo. Pochi viaggi in· Sicilia e a Parigi. Nel 1923 pubblica Dal bolscevismo al fascismo e La frusta teatrale e nel 1924 La rivoluzione liberale, Felice Casorati pittore, Matteotti. Nel dicembre del 1924 fonda il Baretti. Nel 1925 la sua casa editrice pubblica opere di Sturzo, Nitti, Tilgher, Salvemini. Nell'estate compie un viaggio nelle Fiandre e in Inghilterra, da cui nascono alcune cronache. Ma le sue condizioni di salute, scosse fatalmente dalle percosse infertegli dagli squadristi, in una spedizione punitiva dell'anno precedente, si aggravano nel novembre-dicembre 1925 per un serio scompenso cardiaco, che l'obbliga a letto per un mese, mentre Rivoluzione Liberale è costretta c1; cessare le pubblicazioni. Nel gennaio del 1926, subito dopo la nascita del figlio Paolo, Gobetti si decide a partire per l'esilio parigino, dove intende impiantare una casa editrice. I_/8 febbraio parte da Torino. Due giorni dopo lo coglie a Parigi un grave attacco di bronchite. Ricoverato il 13 in una clinica, assistito amorevolmente dagli amici Emery, Prezzolini e dalla famiglia Nitti, le sue condizioni peggiorano rapidamente per lo stato del cuore ed alla mezzanotte del 15 febbraio è la fine. Nella cronaca della sua vita vanno ricordati ancora due episodi salienti. Gobetti aveva scritto testualmente il 2 settembre 1924 in una «postilla>> a Come combattere il fascismo di Guido Mazzali:. «Nessuna illusione di liquidare il fascismo coi giochetti parlamentari, con le combinazioni della maggioranza, con lo Stato Maggiore, con la rivolta dei vari Delcroix e simili aborti morali>>. La frase venne sfruttata capziosamente dalla Gazzetta del Popolo del 4 settembre, che gridò allo scandalo, 8 bìbliotecaginob1anco

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