Thomas Mann - L'artista e la società

Io non intendo sminuirlo, l'artista, se stabilisco nei veri termini il suo rapporto con la morale, e cioè con la politica, e cioè ·con il problema sociale. In nessun caso biasimerei l'artista il quale affermasse che il miglioramento del mondo in senso sociale non è aff a:r suo. L'artista « migliora » il mondo in tutt'altro modo che con l'insegnamento morale, e precisamente f '<_rmando la propria vita - e in un modo rappresentativo la vita in generale - nella parola, nell'immagine, nel pensiero, dando ad essa senso e forma e rendendo trasparente la ~- sione .di ciò che Goethe chiamava « la vita della vita » : lo spirito. In nessun modo potrei contraddire l'artista quando afferma che_ il còmpito dell'arte è vivificazione 'in ogni senso, e null'altro. In Goethe -_- che io cito tanto volentieri perché su gran parte delle cose del mondo ha detto il giusto nel_ più gradevole dei modi - si legge chiaro e tondo: « ·È ben possibile che un'opera d'arte abbia conseguenze morali, ma pretendere intenzioni e finalità morali dall'artis.ta vuol dire rovinargli il mestiere». La parola «mestiere» ha un suono • straordinar_iamente modesto; e che la modestia dell'artista entri in gmoco quando si tratta di fare 6 bibliotecag•nobianco

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