Valentin Gitermann e Georg Von Rauch - La nuova storiografia russa

se soffocato dalla schematizzazione favorita dal regime. Fenomeni simili vengono constatati dai conoscitori dell'arte, della letteratura, della musica e del film russi. Ma non sarei in grado di precisare se e fino a qual punto di un tale fenomeno siano coscienti gli stessi storici . russ1. Nonostante le suaccennate riserve io sono tuttavia del parere che nell'Unione Sovietica sono stati pubblicati numerosi lavori storici che· costituiscono un interessante arricchimento' non soltanto per la storia russa ma per la storia in generale. Il libro di Grjekow sulla storia dei contadini russi sino al diciassettesimo secolo è esemplare· nel suo genere. La « Storia economica della Russia» di Ljaschtschenko - nonostante tutte le obiezioni che si possono fare per alcuni capitoli - rappresenta un'opera di prim'ordine. La « Storia della diplomazia » di Potemkin, tradotta anche in francese, è troppo im-- portante perché si possa metterla da parte col semplice rimprovero di mancanza di obiettività. I lavori di Tarlès sul blocco continentale di Napoleone e sulla campagna di Russia del 1812 hanno tutto il diritto ad un riconoscimento europeo. Il libro di Smirin sulla « Riforma di Thomas Munzer e la grande guerra dei contadini >) come pure la sua trattazione sulla « Servitù della gleba e la servitù rusticale >) nella Germania sudotcidentale nel quindicesimo e nel sedicesimo secolo potrebbero dire qualcosa anche agli storici tedeschi. Inutile mi pare enumerare altri esempi. Ma, come tutte le affermazioni nel campo scienti23 BibliotecaGinoBianco

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