Valentin Gitermann e Georg Von Rauch - La nuova storiografia russa

tenti diversità d'opinione, come quella tra gli slavofili e gli occidentalisti, potettero essere divulgate, sia pure tra non piccole difficoltà. L'odierno regime in Russia, per quanto mi consta, non permette in alcun modo polemiche di questo genere; e forse non c'è neanche un pubblico qualificato e disposto a_prendervi parte con appassionate discussioni. Quello che innegabilmente salta sù- .bito agli occhi studiando- la storiografi.a sovietica è una certa povertà così nella problematica storico-spirituale come ·nei tentativi di interpretazione: sebbene una vitale problematica dovrebbe scaturire proprio da una visione marxistica della storia. La monotonia della pubblicistica storiografi.ca dei russi non appare del resto soltanto nel contenuto ma altrettanto chiaramente nel linguaggio e nello stile adoperato nei saggi. Precedentemente alla prima guerra mondiale erano sufficienti poche frasi per riconoscere la personalità di storici eminenti .. Pagine tratte dalle opere di· Kostomarow, Kliutschewsky, Platonow, Pawlow-Silwansky, Miliukow, Plechanow, Roschkow ed altri .avevano, a prescindere dal loro· carattere scientifico, ognuna un elemento artistico, una impronta individuale, una loro personale scrittura, che escludeva ogni possibilità di confusione. Ho ricevuto invece l'impres- · sione (impressione che, ad onor del vero, può essere fino a· un certo punto anche soggettiva) che oggi, leggendo le opere dei più noti tra gli scrittori russi, non si abbia più una così pronunciata differenziazione di stile; qua-- si che ogni tentativo di formarsi uno stile personale fos22 BibliotecaGinoBianco

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