Roger Caillois - Descrizione del marxismo

mente di scoprirne le ragioni. Altri - o gli stessi - mi accuseranno di essere un nemico del proletariato. È vero il contrario. lo ritengo del tutto giustificate le rivendicazioni della classe operaia. Il socialismo non mi fa paura e inoltre ritengo naturale che il partito comunista e l'Unione Sovietica facciano una politica di loro scelta e corrispondente ai laro mezzi. Il mio assunto, forse non meno irritante, è quello di mostrare con un esempi.o preso dal vivo che cos'è una ortodossia. Ordinariamente con questo termine si intende una dottrina che i suoi partigiani considerano invariabile e inf allibi/e. Si di rcute allora la legittimità di una simile pretesa senza curarsi troppo di considerarla in relazione aUe ambizioni della potenza che la sostiene. Il fatto è che si pensa alle ortodossie " installate ,, e non alle ortodossie "conquistatrici". Queste ultime restano al contrario infinitamente mobili, nello stesso tempo che si affermano di una assoluta fissità. La ragione di un tale paradosso non è misteriosa: le fazioni che ad una ortodossia richiedono il rafforzamento del loro prestigio e della loro· coesione hanno bisogno simultaneamente dell'uno e dell'altro vantaggio. Una ortodoss,:aserve ben poco alla fazione se non appare nel medesimo istante intangibile e adattabile. Mi sforzerò di spiegare in quale m1 odo e a quale prezzo le ortodossie riescano a regalarsi questa def iniziane contraddittoria. Il mio scopo è di stabilire che una ortodossia non è una verità immutabile ma una verità politica, val,ea dire una verità sostenuta da una potenza politica e sottoposta ad obbligaiioni politiche. Mi ci sono arnschiato perché mi sembrava che fossero troppo pochi, tra i difensori· o gli avversari dell'ortodossia di' cui qui si tratta, quelli che si rappresentano chiaramente il per/etto rigore del sistema e le diverse conseguenze che esso necessariamente comporta. 6 'bliotGcaGinoBianco.

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