Roger Caillois - Descrizione del marxismo

• ne resta in ogni momento determinata da una sfruazione concreta, in cui conYiene in primo luogo manoYrare con la maggiore abilità possibile. Al principio, quando la fazione è debole, questa può senza grande pericolo obbedire alle parole d'ordine che derivano immediatamente dall'ideologia, per esempio << proletari di tutti i paesi unitevi». Tanto, un piccolo gruppo di uomini messo fuori giuoco dalla sua stessa insignificanza può permettersi il lusso di sdegnare le contingenze: sullo scacchiere delle forze la fazione ai suoi inizi non corrisponde infatti che a una quantità trascurabile; essa non ha responsabilità. Le decisioni impartanti della politica sono prese senza che nemmeno si tenga conto della sua esistenza, e pertanto essa può limitarsi a un atteggiamento tutto dottrinale di rifiuto sistematico. Attirando i malcontenti con la violenza delle sue recriminazioni, essa guadagna più di quanto perderebbe restando intransigente. Più tardi, al contrario, quando la fazione rappresenta un:1 forza apprezzabile e diventa un partito, essa si trova sottomessa di colpo a mille obbligazioni nuove: bisogna che si adegui continuamente alla realtà, che consen i il_contatto con le masse, che non comprometta le posizioni acquisite, che soddisfi. interessi divergenti, e così via all'infinito. È diventato molto delicato prendere una decisione saggia e non criticabile. Bisogna pesare con cura i vantaggi e gli inconvenienti di ogni atteggiamento. Le massime implacabili sono sostituite con formule di conciliazione. Gli opportunisti occupano i primi posti sulla scena, gli estremisti sono sacrificati. Succederà il contrario in periodo di riflusso, quando per serrare i ranghi il rigore ridiventa necessario. Sono leggi semplici quelle che governano questi grandi movimenti. 57 81bliotecaGinoBianco

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