Roger Caillois - Descrizione del marxismo

di imputare ad una in, estigazione scrupolosa, Ya da sé che essi derivano dall'insufficienza dei ricercatori borghesi privati delb « luce del marxismo », come è costume esprimersi. Qualsiasi cos~ gli scienziati borghesi facciano, manca loro l'illuminazione. La stabilità della dottrina è comunque ottenuta, in quanto è lo stesso metodo che continua a garantire ai fedeli gli stessi vantaggi sui loro concorrenti. Parallelamente, il suo aggiornamento perpetuo viene effettuato automaticamente: e il marxismo non ha da temere di trovarsi mai sorpassato dallo stato presente della ricerca scientifica. Sul piano teorico, esso vaglia i risultati della ricerca a proprio capriccio, accettando gli uni e scartando gli altri a seconda del proprio tornaconto. Si legge nella ritrattazione di Eugenio Varga, conYinto di avere sostenuto delle tesi temerarie: « I fatti meglio constatati perdono ogni valore agli occhi della scienza quando sono invocati al di fuori di ogni applicazione del metodo marxista-leninista e al di fuori della considerazione delle loro connessioni dialettiche ». Per contro, sul piano delle applicazioni tecniche, l'apparato politico si appropria di ogni scoperta utile, magari con l'astuzia, in ogni caso senza domandarsi se essa derivi dalle teorie alle quali ha rifiutato l'imprimatur. Esso lancia l'anatema contro la fisica quantistica, ma tiene avvolta in una rete di spionaggio l'industria atomica straniera. Il sistema può così seguire la storia senza invecchiare, identificarsi con !a scienza, guidarla e censurarla, ed il suo valore sembra sopravvivere a quello dei risultati effimeri di cui gli scienziati si inorgogliscono eccessÌYamente. Ecco compiuto, in tal modo, il miracolo di una fede che pretende di essere scienza o; se si preferisce, di una scienza che 49 Bibl1otecaGin0Bianco

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