Roger Caillois - Descrizione del marxismo

Una ortodossia non può permettersi un simile lusso. Essa ha bisogno di una continuità meglio affermata. Lo si vede bene nel marxismo. Chi parla di sorpassarlo pronuncia, è risaputo, una bestemmia inespiabile. Sono molti coloro che non comprendono come degli spiriti, che pure pretendono di essere alla aYanguardia del progresso scientifico, mostrano una così insormontabile an·ersione per questa parola « superamento », che doYrebbe al contrario entusiasmarli. Perché mai - essi arguiscono - superare Marx non dovrebbe essere lo scopo dei suoi discepoli, così come quello dei discepoli di Galileo fu evidentemente di superare Galileo, quello dei successori di Archimede di superare Archimede, eccetera? Ora, non vi è dubbio che le cose si svolgerebbero così se si_trattasse di scienza. Ma, dal momento che l'essenziale non è più di conoscere ma di combattere, il procedimento normale diventa impossibile. I nuovi ortodossi ritengono infatti che la verità è stata scoperta alla metà del XIX secolo e denunciano senza stancarsi la manovra insidiosa degli avyersari che, col pretesto di superare quella verità, « desiderano oscuramente di tornare indietro>>. Per capire il loro atteggiamento, basta ricordarsi come il partito non si ponga sul piano delle Yerità astratte, ma su quello della proYa delle forze. In realtà, dietro tl marxismo c'è il partito comunista, vale a dire un'organizzazione potente e la speranza di una moltitudine umiliata. Dietro Galileo, dietro Newton, non ci fu mai niente altro che la scienza e la verità•. La differenza è fondamentale: basta riflettere un istante per scorgerne gli effetti. Cri~icare il marxismo è insinuare che il partito comunista potrebbe avere torto. Pretendere che esso è superato non ha soltanto conseguenze sul piano delle idee, equivale in fondo a pensare che un'altra formazione politica potrebbe forse rispondere meglio alle necessità della storia, o per lo meno che 33 81bliotecaGinoBianco

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