Roger Caillois - Descrizione del marxismo

pioni di una teoria che il successh·o corso degli avvenimenti ha rivelato così poco difendibile? Macché: essi sono intrattabili. Non cedono mai. Sembrano insensibili all'evidenza; e ciascuno di noi si accorge ben presto che è inutile prolungare la controversia. Ci si irrita, restando però incapaci di scoprire il punto preciso che ci urta. Si resta tanto più corrucciati in quanto si sente che la nostra collera è cieca e impotente. Non esistono risorse contro •l'ostinato il quale, forte di qualche dogma che egli non si preoccupa nemmeno di conoscere bene, respinge con intrepidezza i migliori argomenti chè si oppongono alla sua certezza. Né i fatti né la logica sanno convincerlo. Lo obbligate a una scelta imbarazzante, credete di metterlo con le spalle al muro con l'alternativa finale, di forzarlo alla contraddizione. Egli inventa sempre, per uscirne, qualche scappatoia, sottile o assurda. Niente vale contro la sua decisione; gli si dà a bassa Yoce dell'imbecille, ma si è sconcertati dalla sua ingegnosità. Lo si accusa di candore, ma lo si sente scaltro. Non gli manca che di capire, ma non acconsente a farlo. Si incrimina la sua malafede: ahimé, come negare la sua sincerità quando è essa appunto che giustifica l'enigma? Del resto, se si contesta questa sincerità si semplifica il problema per un ·momento, ma si rende più difficile ogni soluzione. Tutte le volte che ci si lascia sorprendere si esce indignati dal dibattito. A ogni nuova esperienza si giura di non più discutere e si ricomincia alla prima occasione. C'è infatti come uno scandalo per lo spirito in questa disfatta della ragione. Non si riesce a rendersi conto di come qui l'intelligenza si mostri completamente disarmata davanti a una tenacia assurda, inintelligente e inintelligibile, impermeabile pet propria natur:1 alle ragioni della ragione (e ancora più a quelle del cuore). Un autore ha notato la notevole differenza che c'è nelle 26 BibliotecaGinoBianco

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