Gaetano Salvemini - Il Congresso di Firenze e gli amici della scuola

Leggendo J)er un mese di seguito tutte le severe critiche, mosse dai tanti amici, <lella, scuola - dagli amici ci guardi Dio! - alJe idee che avemmo occasione di e~porre durante l'oramai famigerato Congresso di J?irenze, siamo rimasti davvero stupiti di tutte le infamie che ci uscirono dalla bocca. in quel malaugurato giorno del 24 settembre, e ci siamo domandati, rabbrividendo di terrore, come mai abbia 1>otuto aYvenire che 200 o 300 insegnanti cli scuole medie, fra i quali c'erano filosofi, matematic.i, storici, ecc., ecc., invece di giustiziare sommariamente quelle piramidali atrocità, le abbiano invece approvate con una votazione unanime che ha turbato la digestione a quasi tutti gli. ... amici della scuola. Che sia proprio vero quanto ha scritto un commediografo e romanziere poco fortunato - memore del tempo in cui anche lui insegnò in un ginnasio di Firenze, con quella ~erietà e con quei briHanU risultati che tutti ricordano - che, cioè, gPinsegnanti italiani sono una massa di imbecilli? A dissipa.re in noi il tristissimo dubbio, abbiam voluto rileggere il nostro sciagurato discorso; e - colpa forse B1bolec;élG r .J Bianco

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