Fernando Schiavetti - Le condizioni della stampa nel regime fascista

saurire lentamente i giornali di opposizione rencien - dendoli insignificanti e sbiaditi e sabot;tandoli in tutto il loro funzionamento (rivendite, partcma dei treni, servizi, ecc.) ». Quanto poi alle manovre, alle intimidazioni e alle pressioni per la conquista dei giornali d'opposizione, per l'allontamento da essi di alcuni nomini più odiati e temuti o addirittura -per la cessazione delle pubblicazioni da parte dei proprietari, tra, i principali risultaLi raggiunti fra gli anni 1925 e 1926 vanno annoverati : la conquista della Tribuna, del Corriere della Sera e del Giornale d'Italia, l'allontamento del Sen. Frassat i dalla Stampa e di Giovanni Ansaldo dal Lavoro, la cessazione delle pubblicazioni del Becco Giallo, del Piccolo di Parma, ecc. Tutto questo senza far· parola della miriade dei giornali di provincia effettivamente sopppress-i e conquistati con· ogui sorta di soprusi dai fascisti. LA LEGGE SU LA STAMPA Quando la situ>tzione è stata, con i metodi su indicati, modiftcata o in via di essere modificata a tutto favore del fascismo, il governo s·i è deciso a mandare innanzi la legge su la stampa, già reclamata con insistenza dai costituzionali i quali si erano sempre affannati a dire e a s_ostenereche una legge ci voleva e che qualsiasi legge sarebbe stata per quanto severa sempre pre[eribile alla censura ammini,;trativa esercitata dal potere esecutivo. In argomento le de- - lusioni dei costituzionali sono sl:1.re però gr:wi: ed ecco come e perchè. 12 81b ·- el.~ Gino Branco

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