Fernando Schiavetti - Le condizioni della stampa nel regime fascista

Congresso 'R,cpubhlicano di Milano (9·10 maggio 1925). I caratteri della censura fascista err.no riassunt.i, in quella pubblicar.ione, così: 1. « Applicazione feroce della censura col tentativo di salvare tut.te le apparenze della libertà. Soffocare, in altre paro!~ la libertà di stampa facendosene accorgere il meno possibile. Niente colonne in bianco, quindi, niente proteste, scarsi accenni all'opera, della censura: in effetto svuotare ogni giorno i giornali di opposizione di quel che hanno di meglio e, giomalist,icamente, di più vivo. T,1tto deve essere ricucito e suturat.o senza lasciar traccia del guasto: è in generale, il sistema del regime. In queste condizioni ogni discussione, ogni dibatt,ito è impossibile II pensiero dello scrittor~ è deformato, svisato e troncato a mezzo - senza che il letto·rene abbia alcii1i so- • spetto o segno esteriore - dalle forb:ci del censore. 2. Soppressione della libertà di stampa appJi: cata come strumento poliUco per raggiungere obbiett,ivi politici. Si censura, cioè, non tanto per evitare il diffondersi di scritti che si credono pericolosi o di notizie false o tendenziose, quanto sopratutto, per adottare rappresaglie o per costringere gli avversari a comportarsi in un determinato modo. 3. Punizione dei giornali che hanno combattuto più aspramente il governo. La medesima notir.ia, il medesimo articolo può essere pnbblicato da un giornale si e da un altro no a secondo dei loro minori o maggiori peccati antifascisti. 4. - Danneggiament·o economico dei giornali di opposizione. La censura è applicata al fine di e-· 11 B blioteca Gino B11:1nco

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