Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

6 contadini, l'aratro, e la zappa. Voi non trovando più utile ad esercitare i ' 'ostri istrumcnti facendo scarpe, che sono la vostra produzione, cambiate esercit.io , c , ·oltate gl' istrumenti ad alt•·o uso; egli che non trova più utile a seminare del g rano perchè neS!>uno lo compra, cangia in altro uso i suoi istrumenti, cioè i campi, c l'opera de' suoi coloni, cd invece di seminal'C grano, c grano turco, scmi uc•·à erba per allevare bestiame, canape da far cordami c vele da bastimenti ; ingombrerà il terreno di mori gelsi, pianterà dei boselli per raccogliere combustibili, c legno da lavoro: in somma cangerà industria fincllè avrà da' suoi capitali e dalla sua industria ricavato il maggior prodotto pos - sibile. Sappiate che cinquant'anni fa molti dei nostri terreni erano boschivi e prativi, percl1è appunto una coltivazione estesa del grano non avrebbe pagate l e spese. Il grano crebbe di prezzo pc r le ricerche che se ne fecero c per la facilità c la libertà dci trasporti, cd ccco subito che furono atterrati i boscl•i per ridurre quei terreni a coltivazione d'aratro, cd ora la legna è cara per questa ragione, e noi non abbiamo ormai più una quercia da lavoro. Se oggi mancasse la ricerca del grano, si tornerebbe a coltivare i terreni a bosco come prima o a qualche altra produzione, talchè diminuirebbe la raccolta del cereale fino ad eqnilibrarsi alla ricerca; nel modo medesimo che diminuirebbero i ciabattini de' quali vi ho parlato qui sop•·a. Pe1· la diminuzione dei ciabauini chi vorrà le scarpe dovrà pagarle come prima, per la diminuzione della raccolta chi vorrà il grano dovrà pagarlo come prima. Pop. Questo ragionamento che Ella mi ha fatto mi pare chiarissimo, e le dico il vero Signor P.1rroco, mi stupisco di non averci pensato prima io medesimo. Così è $Cnz' altro. Solo farei una dimanda se non temessi d' infastidirla.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==