Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

53 di Pesaro ce lo ha negato. Cosa sarebbe avvenuto? sat·ebbe avvenuto niente meno, che saremmo andati a pigliarcelo per fot"7.a. Chi resiste ; Ila fame? nessuno. Chi vuoi mori re a F orli, quando si sa che a Pesaro c'è del grano in tale abbondanza da vendersi a venti o vcnt iduc paoli lo stajo? nessuno. Avrebbe certamente avuto luogo un urto, fors' anco una guerra civile: ma chi ne avrebb e avuta la colpa? quel ~Iagistrato che ha impedi ta la libera circolazione interna. Chi potrà dar to•·to a un popolo dello Stato che cerca uello S tato la via di sfamarsi? Chi potrà resistere a l suo impelo? E dall'altra parte, chi saprà lodare una cillà che pct• gavauare nell' abbondanza vede ad occhio asciutto la morte di tanti suoi simi li , di tanti fratelli ? Dov'è la carità cris tiana? Dove il senso di umanitit? Dove l'idca della giustizia ? - E quel chiudere le ci tta, e non ' 'Olere che i contadini ven issero a comprarvi il grano, come taluno pmponeva, la chiamale nienl e crudeltà, c imensalezza insieme? l contadini che ce lo hanno dato, raccogliendolo c coltivandolo con tanto sudore; i contadini , alle cui fa tiche e cure è affidata la raccolta dell'anno che ' ' iene, trorar chiuse le vie per cibarsi! Si può dare pcggior consiglio? Ciù che in essi non avesse potuto fare la forza an-ebbe fat to il di spetto. Avrebbero emigralo chi quà, chi la; ma prima ci avrebbero ruinati i campi ; e noi avremmo dovuto piangct• troppo tardi sul d isumano nostro pt·ocedimento. l Governi hanno speso, e spendono tan to pet· fare e mantenere le strade ad oggetto di agevolare i tt·aspor - ti delle cose necessarie; e noi sconoscendo questo beneficio vogliamo impedire i trasporti ? Dacché le strade t raversano i monti , poco tempo fa inaccessibil i; daccltè la navigazione va dritto al sno corso a d ispe tto d ei '"en - ti e delle procellc, non vi sono state più carestie pct•

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