Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

60 Parr. l o .,6 lo 1uguro di tutto cuore figli o~ mio, e Yorrei proprio vedervi co~tento, c~• c lo mentale davvero. Or dunque se aveste ti m~gazzm? delle scarpe e ~peste che ce n' è il bisogno 111 tutt•, cosa fareste vot. Pop. Farei.... farei ... che cosa avrei da fa t·e?... Io non lo so Sig. Parroco.... non capisco che risposta richiami la sua di manda. Parr. Non capite ? - Ebbene mi spiegherò più chiaro. - Yoi siete dunque possessore delle :scarpe: vengo io, e vi dico. - Cecco, voglio comprare tutte le vostre scarpe, quanti ne volete?.... su via ri spondete quanti ne ' 'olete? Pop. Quanti ne vorrei; non posso dirglielo, pcrchè le scarpe non ci sono, e bisognerebbe che fossero lì solto gli occhi per sapere quanto hanno costalo a farle. Parr. Supponete che fossero scarpe che negli anni scorsi si vendessero uno scudo i l pajo. Cosa rispondereste alla mia domanda di comprarle tuue? PIJp. È impossibile S ig. Parroco che ' 'enisse uno per comprarle lulle se non avesse idea di ri,enderle egl i stesso. Perciò mi terrei su, perchè egli non guadagnasse sulla mia fa tica e non mi portasse via la fortuna dalle mani. Se si ' endesscro per solito uno scudo, ne vonei in questo caso almeno quindici paoli , mentre se c' è una buona occasione non biso::;na !asciarsela scappare; non è ' 'ero Sig. Pal'l'oco? Non sarebbe già troppo quindici paoli in tanta scarsità; anderebbe per quando ci s i perde sopra, e viene fuori appena la giornata da dieci o dodici bajoccloi. Parr. lo non condanno la vostra domanda; sebbene forse cons~derando. che fra quell i che hanno b isogno di scarpe c• sono dct po••erctti, bisognerebbe essere più di screto. Pup. Pcrcloè dovrei essere più di screto? tanto e tanto se io le .cndcssi anche a meno, colui che ri~ende cercherebbe sempre di aveme il maggior prezzo possibile da

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