Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

93 DIALOGO V. Parroco e Popolano Parr. Gran che! •iamo sempre alle •oli te. Persuadetevi che tutte q uelle L eggi f urono o inutili o dannose. F ate conto che ' 'Oi aveste un grande magazzino di scarpe e ' 'enisse fuori un Editto del Governo che dicesse : si avvicina l ' inverno, i miei sudditi che sono tre mi lioni circa sono tutti senza scarpe; è morto un gran numem di ca lzolaj; io voglio provvedere al bisogno, c proibisco perciò ai calzolaj di vendere e lavorare scarpe per chiunque non sia mio suddito. - Voi che siete possessore di tante scarpe, cominciate subito a concepire la speranza non solo di vender)e tutte , ma di venderle a caro prezzo, perchè il Governo stesso vi ha fatto sapere che ce n'è un g•·an bisogno. Ch i può meglio del Go- ' 'emo sapere se ce n' e il bisogno? nessuno. Dunque il bisogno, dite, non è una ch imera, e se la gente non vorrà andare scalza nel cuore dell ' inverno bisognerà bene che compri le mie scarpe a qualunque prezzo, cd io farò dei grossi guadagni.- Non è vero che ragionereste cosi? Pop. ' ' er issimo; ed è na turale. Le avessi io un magazzino di scarpe e potessi vcnderlc a caro prezzo, che sarebbe la risors• della mia famiglia! ]Ua pur troppo non le ho. Basta! se il Signore mi ajuta, un giomo forse a forza <l i risparmj qualche cosarella potrei mettere a parte, c con un poco di for tuna potrei piantare un negozio in una città grande. Chi lo sà ?... sono giovane ancora, c se la bara non mi burla.... chi sa?.... ch i s~ ?....

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