Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

33 fare pazienza c sempre pazienza. È una delle vi1·tù predilette da Dio. Il Sindaco veramente avrebbe potuto tenere un altro linguaggio, e questa sua ignoranza donebbe bastare per mandarlo a fare altro mestiere. Ma credete a me: verrà il suo giorno per lutto, e per lui· ti. I destini dei popoli si maturano lentamente nel pensiero della Provvidenza. Intanto non bisogna farsi caso più di quel che bisogna, se il Sindaco si allicne ad una falsa dottrina. Do udito, e visto io medesimo dci Priori, dci Gonfalonieri, dei Consiglieri, ed anche dcgli uomini che stanno più in su a dirne e farne delle più~ grosse. E questo è il male maggiore, cf>e cioè le idee erronee del basso popolo non siano abbastanza comballule da chi sta in alto; anzi siano il più delle volle con parole e con atti lusingate e protette. Ripeto però che bisogna passarci sopra, ed ottenere dal tempo il rimedio dei mali. - Noi proseguiamo nella Jlostra istruzione, e del resto lasciamo il pensiero alla Provvidenza. Pop. Molto bene Sig. Parroco. E pcrchè Ella possa proseguire nell' ordine incominciato, le dirò che jeri sera rimase col dirmi che secondo Lei vi possono essere dei casi in cui si debba porre un limite all' estrazione, e promise din10strarmi la verità e l ' utilità di questa sua opinione. Parr. lUi ricordo benissimo. Si; io credo che \'i sia il caso di limitare l' estrazione. Non è già cl1e la libertà intera po lesse farci mancare as>olutamcnte il grano, ma può bene, come riflelleste ' 'oi stesso, farcelo salire a tal prezzo da portare nel popolo un vero disastro. Supponete cl1e im•ece di due, come suole, do~esse pagarsi il grano sei scudi lo slajo. Quest' aumento repentino indunebbe necessariamente una disgrazia irreparabile nella povera gente e specialmente negli operai; i quali po3

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