Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

'29 Pan·. Siam sempre li. Certamente che ci converrebbe pagarlo caro; ma da questo caro non si sfuggirebbe se anche il grano fosse proibito di uscire dallo Stato, mentre come vi ho pro,•alo non ne nascerebbe più del bisogno. Ed è solo il di più che fa ribassare i prezzi. l\Ia il cal'O non è mancanza assoluta e non fa morire di fame; laddove se non ne nascesse ordinariamente più del bisogno, due anni di disgrazia nelle raccolte ci condurrebbero alla mancanza assoluta e quindi all'estrema ruina, se gli altri popoli lo negassero a noi, come si vorrebbe che noi lo negassimo ad essi. Ora cosa è che ne fa nascere di più? E la libertà di manclarlo all' Estero; dunque la libertà di mandarlo all'Estero ci salva dall' estrema ruina. Pup. Comprendo Sig. Parroco, che per ner mollo grano è necessario, come Ella ha dello, allargare la sfera dei consumatori cioè di quelli che lo comprano. l\Ia se la consumazione superasse la produzione tomerebbe sempre lo stesso per noi tanto se ne avessimo raccollo poco per non mandarlo via, quanto raccogliendone molto c mandario via. Vero è che in ques lo secondo caso si eviterebbe il grande flagello di doverci tutti morire di fame mentre noi che abbiamo il grano in casa non ce lo lasceremmo fuggire a qualunque prezzo; ma è vero ancora che potrebbe darsi il caso di un caro tanto elevalo da equivalere per la povel'3 gente ad una mancanza assoluta. Supponga che andasse il grano a t O. scudi lo stajo ( :1 ), come avremmo da far noi a comprarlo? A questo preuo tanto è che ci sia, quanto che non ci sia, e noi morremmo sempre lo stesso. ( t ) La misura dello stajo corrisponde a un quarto di n•bbio, OH'C· ro ~ 160. llbre.

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