Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

'1. 7 far nascere il grano due o tre volte l' auno per contentare tutti quelli rhc ne vogliono. Delle scarpe se ne possono far sempre qual1llo si so11o vendute le prime, ma il grano chi lo può rifare? nessuno. Bisogna neccs- •ariamenle aspettare l'anno cJ, e 1i cne, c in q uesto frattempo ripeto possiamo lutti morire. Parr. Voi mi a1•Ne fa tta una d iffico lià che mi fa insuperbire. Si; mi fa insuperbire, pcrocchc mi nppalesa che avete già schiarita assai b mente sopra la materia di che si parla. D ite beni ssimo : gli ell'clli sarebbero gli stessi, tanto se il gr:mo non nascesse, quanto se lo portassero 1•ia lulto lullo. Con questa differenza però: che ad una carestia che avesse orig ine da una raccolta inferiore alla nostra consumazione noi non potremmo porre rimed io senza ricorrere ad altri popoli che cc ne dessero, per la ragione appunto che a1•ete detto che non istà in noi a far nascere il grano due volte all' anno : mentre una carestia per so1·erchia estrazione sta in noi l' impedi rla , e senza metterei studio veruno noi la impediremmo per ragioni naturalissin1c. i\li spiego. Voi siete un Padre di fami glia ; avete per esempio cento staja di grano, cinquanla delle quali vi abbisognano indispensabilmen te pcl vo>tro consumo. Quelle cinquanta che vi restano per vendere vi vengono ch ieste in una ma ttina da dieci compratori: uno ,.i esibisce venti paoli, l' altro vcntuno, c cosi via discorrendo giungono tir.o ai trenta - Finalmente vi pare hen pagato, e lo deliberale al miglior offerente. - Dimani tornano gli stessi compratori a chiederv i altro g-rano: 1·oi r ispondele subito non ne ho - i\lastro Cecco, essi d icono, vi daremo un paolo di più. - !Il a non ne ho 1·oi replicate . - ' 'c ne daremo due; sappiamo che ne avete ancora cinquanta staja . - Ma in somma l' i di co che 11011 JlC ho, non percile non ne ahbia assolutanJCn te, ma pcr - chè (jUello che ho mi abhisogn" per la u1ia famiglia,

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