Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

t7 tasia, altrimenti non sarete più alto a comprendere il mio discorso, e dovremo rimetterlo a dimani sera. Pop. Che! non mi riscaldo la fantasia per cosi poco! basta che le dica che dentro la giornata non ho bevuto un bicchier di vino. Parr. l\larta, portate da bere a questo mio parrocchiano. Pop. La ringrazio tanto. Anche quell'altro Parroco non mi vedeva una volta che non mi volesse invitare a bere. Finisca pure il ~uo discorso, che dopo accetterò le sue grazie. Parr. Avete detto che sarebbe in balìa dei Signori farci morir di fame, e che in questo caso potrebbero più di Dio che ci l1a messo al mondo per làrci morire quando a Lui pare.... ma voi con la più buona intenzione del mondo avete detta la più grande delle bestemmie. Pop. Io...... Parr. Si: voi avete orribilmente bestemmialo senza volerlo e saperlo. - Ma non sapete cl1e non si move foglia cLe Dio non voglia! - Come vorreste dunque che fosse in balia dei ricchi far morire di fame il ponro esercitando una potenza superiore alla potenza Di- •ina? Se anche accadesse il male cl1e temete (il quale non accadrà ) credete voi che accadesse a dispetto della volontà di Dio? All' incontro 6glio mio: acca· drebbe solo perchè Dio lo vorrebbe in castigo de' nostri peccati.- Non vi l1a detto tante vol(ft il P arroco che avevate prima di me, cl1e Dio si serve!' ; pesso della mano dell' uomo per punire gli altri uomini , e che bisogna sempre rispettare i suoi decreti? Non avete imparalo fin da fanciullo che mettere in dubbio la giustizia, la misericordia, e l' onnipotenza Divina è il più onibile dei peccati? Ed ora voi rinegando questa giustizia, que- •la misericordia, e questa onnipotenza, vorreste che Di(.) 2

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