Emidio Zoli - Sul commercio de' grani nello Stato pontificio

1'2 <'erto di tcneo·e il di r itto sentiero. - Sapete ora quale sia la Legge che riguao·da il commercio dci grani? Pup. Certo che sì: la L(•gge dice che lulli possono comprarne e Hndernc liberamente, c possono po rlarlo do- '\1C \1orrliono. Parr. O; bene. Se è 1ero come voi dite (e dite benissimo) cloe alla Lcf!ge bisogna starei, dunque comprcn · dt·rcte r hc ch iunque si oppone allo smercio libero, c al libero andare dci gl'a ni n on istà alla Legge. E chi non ' 'uolc stare alla Legge e un 111al 1i1•cnte; c cio i è mal vi1 cute deve essere punito in forza della Legge medesima. - Vog lio concedervi per un istante che la Lrggc passa 1·enire cambiata, ma lìncloè la c'è, c doHroso che sia ri spettata. Una 1•olta c'era una Legge che un capitano di eserciti non do1cssc , sotto pcn;1 di morte, 'mancare mai agli ordini di quelli cloe comandal·ano. Un capitano fra gli altri mancò ad uno di <1uesti oodini , non già pel solo capriccio di mancarvi , ma perclu: 'ide che seguendo gl i ordini avrebbe perduto il suo esercito e ruinala la patria. c uon scguendoli a1 rchbc salva to l' uoa, c l'altro. Riuscl i11la' lli la cosa come egl i l'aveva pensata, ma coo tutto que; to il capitano I'Colllc condannalo alla morte. Fu un poco dura la senteona, c parve uu ' ingo·atituJine, ma la Lo·ggc c' el'3, e fiochè c'era bisognava cl•e aYcs~c il suo effetto. -Questo vi deve ammaeslraoc che quando anche la Legge, che ••uolc la libertà di rospor laz io11e nei grani, !'o;,se sustelli •a di 111odificazioni, nondimeno de- 'e essu e, lìncloè esiste, eseguita; altrimenti il G overno non sarebbe piu giusto, perchè userebbe quella pa o·- zialità che uon può usare, c non , uole usare come voi dite. Pop. Fin qui è ''ero quello che Ella dice; ma credo bene cioc Ella non potrà nega o·mi Siguor P arroco, che se 1cuosse fuori la Legge che ha dello il garzone del caf-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==