Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

- 38cile argomentoche egli dicevadi coloro,che oggi vivonosenza lavorare. Ora io vorrei ben sapere quale potrebbe essere la società nella quale a nessunofosse possibile vivere senza lavorare, perchè, o Signori, è molto facile lamentare gli inconvenienti, ma non è ugualmente facile mostrare come quegli inconvenientipossanoallontanarsi. Ora nella stessasocietàcollettivista, nella stessa società organizzata secondo ciò che richiedonoi socialisti, nulla di più facile che coloro i quali si attribuiscono in un modo o nell'altro la. parte migliore, la parte pih comodadella produzione,coloroche cooperanocoli' ingegno e coll'attività mentale cerchino, direi quasi, di sottrarsi al compitoche ad essiassegnala società,e profittinodelle condizionii11cui sono per vivere alle spalle degli, altri. Perchè, fincbè gli uomini saranno uomini, sempre avverrà questo: che molti dovranno partecipare alla produzione col lavoro delle proprie mani, e che così saranno per necessitàin condizionitali da trovarsi inferi•·ri a quelli che non lavorano manualmente. Noi dobbiamocircondareil lavorodi tutti quei presidii, che sono necessari affincl1èessonon soffraingiustizie, dobbiamofar sì che il lavoratore non soltanto domandi, ma abbia di fatto una partecipazionediretta ali' organizzazioneeconomicae politica, che egli abbia di fatto ciòche va attribuito al lavoro.Ma non è certo possibilenè a noi nè agli avversarimutare le basi fondamentali della società, e fare che oltre al lavoronon esistano altre ragioni di produzioni,-altri coefficientdi ell'a,ttività sociale, ai quali va anche attribuita non solouna diversitàdi attribuzioni, ma anche una diversità di uffici, e quindi una diversa po9izionenella retribuzione dei beni produttivi. Ma andiamo avanti, o Signori! Il mio egregio contradittore diceva come Marx ed Engels banno soprattutto inculcato agli uomini lavoratori l' organizzarsi; ma non è questo stessoche noi continuamenteandiamo inculcando? Organizzarsiva bene.ma quelloche nonpossiamo accettare, e quello che non va avvenendoin nessun modo è appunto l'organizzarsi non già per ottenere vantaggi immediati, non già per farsi una posizionemigliore nella società, ma organizzarsi soltanto per giungere al potere e collettivizzare i ·mezzi di produzione. « Proletari di tutto il mondo unitevi » dicevaMarx, ed ancora noi abbiamo ripetuta la frase; ma unitevi non già per opporvi a tutte le altre classi, Biblioteca Gino Bianco

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