Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

(j ., - ,, arlontiamo. Siamo nn~i quasi lieti che questo avvenga. çiò, infatti, rende t'\'idente la difl'crcnza <"he corre tra noi 11•gionarii, noi volontari e questi l,·or;pie,·s che hnn !'Onsumato tuua la loro \'ita, nelle caserme. Se c'è un soko ehc C'i divide sia il lH.'Il\'enuto. Xon per nulla Giuseppe Garibaldi, dopo Mcn!ana, potè, a (:iiH'\'1'11, par teripnt·r ad un eongresso per la pace, non lWt' nulla, Lui dtc a\'eva r·ombattu to in cento battaglie, poti' pirnamente affermare il suo credo antimilitarista e la sua t'rde nPlla fratellanza dei popoli • sole rlell'a ,·venire •. < lggi <'i siamo cominC'iati a sistemare un po' nelle no~t re eosidette caserme. < lgni compagnia ha cominciato infatti a cul'i nar-i il proprio ranrio ed a pt·ovvederc da si' a tutte le pircole esig1•nze della v ita in campagna. La mattina abbiamo csercizii in piazza d'armi. In una sola gio rnata i nostri soldatini hanno imparato • l'o1·dine spru·so •, in un'altra l' attacco alla baionetta. Con quale prorompente 7.ito Ellas essi si lanciano in avanti a l nostro r•omando! <iuesta manc è passato il Gene rale in carrozza sulla v ia rhc cor re al lato del nos tro campo di esercitazione, ed è r imasto lietissimo, quasi commosso, nel costatare la I'Jrnvura dei nostt·i reparti. Da ie ri siamo in pieno s tato di g uerra. Ad ogni compagnia è stato letto c commentato, in greco ed in italiano. l'ordine del giom o. t•:ec·olo: " r otontal'i! Oggi che incomincia la nost,·a vita rome cor·po Cnlllhat/e,lte, l"ivolgo Wl ~aiuto ai miei ro111pagni d'a,·"'i, sir111'0 che essi conlirwe,·,·anno degnm,wnle le l1·adi~ioni della nost1·a glol·iosa dirisa e che la sto1·ia scriw1·ri il

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