Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- l(jj -- :.!1 dictmlwt, a ~lotte allfl, tla bordo dtll'Eiettrico. Ora nav ighiamo sull'Atlan tico. Atem•, di eui mai, come nell'ultima giomata, mi piiiTI' pitt degna la lode di Pindaro: • l'J•o(uozala, rùtla di 1•iole, indi/a ,·ocr·a dell' !~'1/arlr• • lampPggiava, iersPra, sullo sfondo bituminoso dt>l cielo. Il Pin·o proiettava fasei di luc<' sul mare. ,\ notte inoltrata partimmo. Vengono c•on noi, su quc•slo vapore, akuni soldati ed ullkiali italiani pron•nienti da Rodi. \'>111110 a passarl' il ::-latale a easa. l sotto-ufficiali, che viag-giano in seconda cla,se. sono già. lutti no~tri amici. l loro superiori d guard·lllo in <' tgnesc•o. Anzi ho sorpt·e~o un ghigno bell'ardo sull'angolo della bocc•n di un lenc-ntino lindo l' pinto come una cocolle. Ora comineia l' espia:;ionr• per noi. Ci altt•nderanno, laggiù in lt.Hiia, al nu-ro, gli alchimbti, i pallidi omuneoli eh<'. bilancia in man:> c tremore nl'lle pavide cami, vorranno vagliare. pesare, con il sot·- ri'o idiol·t da stimatol'i di ) fon te di Pietà., i nost ri atti, la no~lra azione. ;\li pare di udil'li i solis ti , coloro che oggi hanno trovata la ric•etta pl)t' ingannat'('. con due parolont•, tutto un popolo di beoti, tl blatcmre di .Janina albanese, di politiea d' interessi, d i Canall' di Corfù, di necessaria politica l'IJenofoba. Oià, Ttlrr, morto sulla via di Calatafimi. i cento stran ieri caduti nelle battaglie per la nostm indipendenza. non avevano di queste ma linconie; bastava ad l'SSi la supr~ma f('gge di'l diritto delle genti , della fmtrllan7A't dPi popoli • ognuno nei suoi natw·ali confini • . (Jiil. Byt·on rra un poeta, non un uomo di ~lato; ~antarosa un sognatot·e; ~'ratti un tribuno. i\'ou rra an('ora na ta, allora, la genia di coloro c he, ucll' ampio respiro della pol itlea, applicano il frt>ddo c·alcolo de l rigattiere di piazza g iud la.

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