Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

IO i !Ji front<' n ila c•hiesa. in fila ed i fuc·ili a l't'OCirtl-lt•l. la compagnia hulf!ara di Totiro. In mezzo: un ampio ~pazio \ ' UOLO. :-icorgo l'<>ppino ntloruiato da \'llrii ufficiali ehe discut ono animatamPnte. E<'eo. ad un tmtto. che. dn un \'ic-olo latPrale, ~buc·;1. impugnando la rh·oltPIIa, il eapitano KanN•rb. E' pallidiss imo. ha p.li oeehi fuori delle orbit <' Pd urla <·omt' tono spiritato. !•;gli fit per s lanc·iarsi verso i bulgari c·on l ' inIPnzione l'l'l'lo di spamn•. Jla Peppino P gl i altri gli son sopra Chi lo affetTa pPt' il collo, eh i gli ti('IH' alla la mano. ehi , addirittura, gli nwtt (' la mnno sul Yiso. Il moml' nto è g-t·avbsimo. l solduti ckll r dur bande s tanno f:iù prt'ndendosi di mira. l o mi tro\·o, iil'llZa \'Ol<>rlo, in nH'zzo ai due fuochi. l'n pensil'ro m'è balC' nato: tutto i· stwc·e"o p<'r In mia dPnunzia dC'Ilc• q uauro pt•cor<' viste ruhtll'<' al pa;tore! 1 lm quei tre briganti mi rieonoscono c la prima palla è pe r mt•! :Xon dan•i la mia IJ('Ill' per un soldo ! In tuisco, JH'rò, che i bu lgari debbono essere dalla pat·te <i l' ll'autorit;\ r m i a\'\'icino ad essi. , ,. è li Col'\'bil't'i il quale. in dut• parole t eiPgrafkhe. l;l('c·nic hC'. mi meli P al eorr l'nte dell'ac<·aduto. Kamseris ha ritro,·ato, twlla com· pagnia bulgll!'a, due mac·Pdoni disertali dalla sua imnda. L i ha schiafl't•gg iat i. <-luc•lli han rPagit o. Di qui il c·oull itto tra le due 1'1/.ioni. <1uali sedimenti d 'odio ora \'ell/!'OUO a !{alla: (~u·d i rant·ori di r;IZZ>t ora seoppiano inesorabili: Le co;;(' ~i mettono JH'ggio. [ soldat i della nostra c•om· pagnin. corrono ulla easPrma ad anna.r:"1 i per prest ar tnan forle a i bulgari I'On t ro i m·H·edoni. ;\la l'ic•c ini ric•sc·e. c·on prontezza di spirito, a bloccarli dentro. Se spara un fucile ttaSC'I' un m·u·t•Jlo. CorYisil'l'i s i dà attorno pt•r cotn-inc·('t'e i bulga ri a )Htssare di C' II'O la l'hiC's>l. Finulmente C'i ries<'l'. lo cd altri s<·ong iu rando, rareomandandoei in mi lle gui~e, otteniamo di c·alma re 1\amseris cd i suoi. Il pe ri<'olo 'emhra ommai ('\' itato. <:uai se un solo c·ll po fosse s<·appat o! Di noi, <'ht• era,·amo in mezzo, non ne sarebbt> rimasto in piedi uno solo. Sarcbbc• a\'\·enuta un·ecatombt•! Domattina, per fortuna, s i par te, ed abbandoneremo, finalment<•, questo vill11ggio il c· ui ric·ordo rappr<•spnta

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