- !11 mula si ron•sc·iava; n!'ll'aJTangian• il basto il c•arico climinuint. O iii sc• n'è a ndato, senza ritomo, con grande dolon• del cuoeo. il gnuule calclaio, la lnntema cd alt r i utensili. C' h i c•i Y!'rnì appr·c•sso non ha C'!'rto paura d i pcrdc•rc·i. Xoi lasciamo ll' tr·Hc·c·ie indietro f'Orne al papf'i'/11•111''''· Per impedire che i soldati bpHr ino in aria abbiamo fatte minaccie ter l'ibili. Ahbiamo eomminato, nientrmcno, la furilHzion"! SC' si pensa però ehe. nuu·c·iando in territorio nem ico. un colpo di fuoeo potrebb!' r ivelan• una posiziorH'. i l proY\'!'dim!'n to non semhn•rà P~Hgcr·ato . Mentre mr ne anda\'O a te,ta ha;;sa, con la t\'sta c·hissit don!, ho sentito ad un tmt to lo schianto secco d i un col po ,-icino. ll;rl turllamcn to dt•l ,-olto ho inclo,·inato l'autore. 1:: G iorgio I'Httcndenll' d i Cor·,· isier i. Uli ho afl'c•rr·ato il fuc·ile. ho aperto l'otturatore. Dc•ntr·o c'<'m il bossolo nroto <' fumigantP. IL delitto rm pr·oYHto. Ilo ordinato a due• soldati di nwtlersi ai lat i di <iiorgio. baionl'llr\ in c·•1nna, c• c·ondurlo innanzi al magt;ion•. Bia n<'hini, m•ll' ud irr la mia rela~ior H', è Hndato sulle fu l'i e ed il po,·cro (:iorgio, ehe non capisce un ac·ca di italiano, ricordundo la no.,t ra minac·cia di'Ila mattirw. e costata ndo la tprribilP mal!' intcnzionr del maggior(', s'è visto perduto: gli oc·chi gli. luceic·11\ano di lac·r·ime c• gli t reman111o le garnbl'. F inita la filippil'a, Biarwhini ~·c ia•·iuto ])('nsoso. Eero la scn tpnza, s i san\ detto l' imputato, mcntn• nnsioso gimnt gli ocl'hi attorno in <·l'rea d<?l suo uflki;oiP. ehe non c'era, spemnzoso c·h(' lui gli a\·c•sse potuto ouenrre la gl'azia. Hianchini ha guar·dato :.ottl'l·chi l'inqubito. ha riso sol to i batlì e m' ha detto: - ~l ;t rabini , ~!'li <hrai stasera doppia razioni' di forn1aggio! La sentl'nza i• s tata tradotta e l'imputalo subi t o rinH•sso in li ber tit, c ('or..;o. tutto tr·:"ognato, a riprend<•r;i il suo f uti le .
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