Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

lklla \'ali!' di 1\a~sano \'pnl'to, ,,ollo·lt'llt'lt/r• Gius!'ppe ~ah·atori di ~an Alh<·rto, IIIIU'esl'io/lo Mario .\z'l.one di J{a,·enna, t•olonlal'ii: ( \•san~ Te\•l'n(• di Li vorno, ~ i lvio a v\'. Sara<'cni di ( 'aslro,·iJlari, Amleto Uumhnssi d i Livomo. )lario I'alc-H<·ei di Li\·omo, :\'ullo 1\ovt'la<·<·i di Forlì, Lt:i~i Bahini di l'orli. Dino HaYafdi di ,1\orl-(o .-;au Donnino, O iO\'anni Cantore di 'J'uni,i. (: usta \'O Lon~o di Trento. 1'1-(o ~opmnzi di Roma. Sono partiti qut)!-t:a n1allt', aecontpa~nu.ti aiJa ~tazion~ ùa cinquanta nm<·t•ùoni. hnionetla in <·attila t•d aria minn('ciosa. Chi <·'ò stato ad ac('ompagnarli I'<H'I'Onta dtP i nu~t·edoni nwnopr·Hs~rr·o, in su ed in giù, l'ol tu l'H lore <·on t>videnre c·att iva inlt'n'l.iont' e che si dev<' a l stt ugue freddo di Ri tciotti )1111im· st• nulla di grave ò a('c·adulo. L'addio dit·ouo coloro clw <''erano (io me ne sono 1 ima slo ('h iuso iu aiLergo desidt•roso di non YedPrc ueo:-suno, di non parlare, di non salutar<· nessuno) c s tato <·ommo,·cnte, anzi, straziante. Tutti, pnr·t<•nti e rinwsti, a\'e\•ano l<' lagrime agli occhi. l,luando il ton>oglio b'ò mosso, dai vagoni;;'(, gr ida t o : t•:,· riva OiliSt'PJ!<' l!w·i/mldi il (),·ande . 1 SI' n'ò parlato tutt'oggi nei ('>lfl'ò <' nr i ;·t•slw•J·an/., di 'J'ricc:ala di qucsllt partl'nza. ~la, pur disst•nteru.Io tutti dai part enti, nt•ssuno ha detto p11role a~pre. C'ò ('h i ha ricordato che il fenonwno non ò nuo>o nellt• spedizion i garibaldine. A Talamonl' molti dt>i mille abbandonarono (;aribaldi prJ'(·hè Egli a\'e\'a scritto sulla sua bandiem: l/alia e l 'illol'io l•:otanul'le, non altrimenti a<·cadde nl'l lb~l7, in questa stessa (lrec:ia, pPr opera di Labriola, (: uarino ed altri. Domani, per fortuna, s i partirà anche noi Cosi si assicura. In poche ore di tre no si arriverà a Kalampaca c di li, in qualche giomata di marcia, fino a Me iZ\\'On ove il <·olonnello Piza si balle, da qualche g iorno, t•onlro forze preponderanri, ed ove c' ò urgente bisogno dd nostro aiuto. ~i ,~a, s· imende, <·on la spen,ieratezza tutta propria della c·ami<'ia rossa .

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