Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

) ~ 44 Scuse o discolpe; e, inchiesto, apertamente Narra: siccome ei trJpassare usato Le intere nolli alla magione appresso Del!' amata fanciulla, scompagnato Non mai dall' arcobugio e dal fedele Maslin; poi che s' accorse ogni argomento Altro di scampo dall' infame ratto A Giannclla fallir, l' arme drizzando Col favor della luna al traditore , Gli ebbe preciso insiem vita e delitto. - Non già sete di sangue , e me non mosse Odio nc'Franchi. li Ciel , che mi rendea Di me stesso maggior nel punto estremo L'occhio e 'I braccio mi resse. Eppur, fuggito li mortai piombo appena , il cor mi cadde E I' arme a on tempo , e tale una piet:i.te M'assali pel piagato immantinente , Che io suo soccorso i' già correa tremando ; Ma il sorvcnir dc' suoi ratto, compreso ll['ebbe di tal terror, che in ceca fuga Mi lanciai disperato , non sapendo Ove il pié m' adducesse. Al tetto mio Presso la madre mi trovai , e prono Gittandomi sovr' essa in dolce sonno, l\[isera! immersa , inorridir la scorsi Del mio fallo al racconto, e iosicm mescemmo Di profondo dolor lacrime amare. Ma come alquanto in noi dc' primi moli Fu sedalo il tumulto , no si tremendo Spavento ne colpi , che mc perduto Biblioteca Gino Bianco

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