Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

Ai sergenti reddir onde Fernando Moveva or dianzi ali' immcrtala morte. Indice tostamcnte altro consiglio, Cui presieder s'appresta; e iroso giu,·a Che lo stollo fanciullo a lui callivo Non invan si lìa dato. O dcli' Eterno lmperscrutabil senno! umile adoro I tuoi santi decreti ; e a le non oso Lamento alzar, perchò impunito ir lasci Il malvagio sovente, e a crudi mali I migliori quaggiù spesso fai segno, Se ( poi la tomba) con eterno falo Conforme ali' opre avrà ciascun suo merlo. § 7. Stretto no' ferri e piedi e man , presago Del suo fcro dcstin Vito, cui forte llattono i polsi di letizia arcana Pcl compiuto dover ; ( premio sublime, Del celeste quantunque immago lieve , A sublime virtù che il mondo irride, . Ma cui paventa io suo segreto e ammira) J)e' giudicanti suoi Vilo al cospetto Non cangia cor. Senza Giannetta abborre Il di fruir, nè di Giannetta ha speme Unqua in petto regnar. La morie agogna , Fine al suo duol. Securo il guardo intende In que' volti stupiti a tanta prova Ili costanza e d' onor. Però disdegna B1bhotecaG1PoB aPco

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