Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

4t Lento procede. Ila nudo e capo e ciglio, Cbè morir disbcndalo a grazia ollenne : Le man captive al tergo: bianca bianca, Ma serena la faccia e in Dio secura ; E duo del Ciel ministri a lui da costa Fanno colonna. Ad or ad or co11verlc Dal crocefisso al popolo le luci : E (raspar dagli sguardi il santo addio D'un peregrin , che , tocca alfin la mela Dc' voli suoi , spira contento ; e 'I premio Del cammin lungo, e di più lunghi e duri Travagli a còr scn vola. Allo .risuona Un gemilo, un COlllJlianlo vunque incede Il funébrc corico. Già presso è il loco Ove del non suo fallo iniqua emenda A Fernando s' appresta. Ei colla terra Più non è già, fallo è di Ciel... - Fermate! Fermale! ... ohimè! fermale! ... egli è innocente ... Il reo son io, son io! ... fermate! Ah grazie, Gran Dio , ti rendo ! in tempo i' giungo ancora. - Precipite correndo , a tutta gola Vito gridava in suon stridente e roco : E poi che giunse alle attonile squadre Cascò boccon , nè più parlar potendo , Nè trar quasi l'aneli lo. Siccome Quando Libeccio impetuoso investe L' adriaco mare, da' commossi flulli S'erge un rumor che ingrossa, ingrossa, e in cupo Muggito si risolve, e 'I ciel rintrona Dai colli di Pisa.uroa• scogli opposti G Biblioteca Gino Bianco

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