Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

3'7 Addoppiano I' orror. D'Ugo i seguaci Con cipiglio bruta) guatan gli accorsi: E sul ferilo con incerlo core Poi eh' alquanlo sostarono , compresi Da fierissima rabbia, ecco di piglio Dar a' taglienti brandi; e minacciando E giurando vendetta , fracassata La fragil porta , sul gemente vecchio Gillarsi , e a forza a lui I' irrigidila Figlia strappando, e la gillando al suolo, Alle preghiere angosc'iose al pianto Del miserrimo padre empia risposta Far di percosse e d' onte, e strascinarlo , Quai cani in caccia moribonda belva, Presso li morente amico. Ali' esecrando Spcllacolo sfrenarsi ne' coloni Vedi il facil furor. Come a difesa De' parli insidiati una leena Li cacciatori investe , e non I' affrena D'armi timore né duol di ferite; Gli animosi non meno impeto fanno Nel barbaro drappello. E inermi ei sono ! Di feriti e d' uccisi , e tronche e sparte Membra, ed' armi confuse in un baleno Gremito è il suol. Bestemmie urli lamenti Fiedono io vario e miserabil metro L'aero inorridita : il mesto gufo Plaude ululando, ed alla zuffa intorno Batte le squallid' aie. Io fuga alfinc Forz' è girne ai villansorvissi al ferro Bibuoteca Gino Bianco

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