Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

3i$ Mi trattenne per via. Ratto che nulla Degli elementi il mi permise l' ira , Con piè veloce a le vcnn' io. Felice, Ollr' ogni dir felice il cor che adora Riamalo! Ah Giannetta! ... Il sacerdote Sempre eh' io 'l voglia è pronto. A le parala Hanno gli amici splendida una festa, E d'Ugo sposa salutata andrai , Anzi d'Ugo signora. A che quel pianto? _Dch , mcl cela , amor mio , deh , non turbarmi Sì celestiale istante. Ingrata, i' muoio D'impazienza, e tu fredda cd immobile Qual duro scoglio ... - Ah! mi si spezza il core ..• Ugo... Signor ... per sempre... Addio!l!-Che parli? Vaneggi Lu?-No, non vaneggio. U,1voto Sacrosanto ... poc'anzi .•• - Oh non tenermi Con inutili fole. Eccede ornai Tua ferilil. Giannella, a me ti arrendi , O una tigre m'avrai! Non esci? oh rabbia! ... Esci tosto , o paventa! Or più fuggirmi Non puoi tu , no: strapparti ali' amor mio Nè il può forza di ciclo. Ah! se ti cale, Di me non dico , ingratissima donna, Ma di te, di tuo padre , chetamente Esci, e mi segui. Io tanta scorta rocco , Sappi , condussi , che sei mia. Ti allende La fortuna, la gioia ove acconsenti ; Ma il ferro, il roco al padre tuo sta sopra , Se un grido solo innalzi !- Ah, traditore !.•. - Taci , taci , Giannetta , o i miei seguaci Biblioteca Gino Bianco

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