Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

2'7 Abbandonar per sempre? Ab, mai non fia ! - Cbè dici abbandonar? diman mia sposa Fatta sarai , nè (allor che danno alcuno Sovrastar non ti possa) i' vuo' negarti Del tuo padre la vista. Ei sol paventa , Cedendo ali' amor mio , che i nostri cori Non si scontrando, nn avvenir ti attenda Men lieto eh' ei desia. Ma i nostri cori Per amarsi son nati ; e quando ei cerio Fallo sarà, che I' un l'altro felice Rendiam, bealo ei si terrà. Che temi Dunque, che pensi ancor? Deh cedi, o troppo Adorata fanciulla ! Un sacerdote Benedicendo al nostro nodo , Iddio Su noi dal cielo arriderà. Felice Tu mi farai di molla e cara prole Che li somigli , ed in più vivo amore Ognor più sempre l'alme nostre accenda. Andiam. - Deb no! ... morir mi sento. O Dio Qual prova è questa mai! - Giannetta , amore Già mi fa ecco. Vieni , o 'I padre tuo Qui risoluto attendo , e s' egli audace D'opporsi!!! ... - Gela al fiammeggiar feroce Di quegli sguardi la fanciulla. In viso Ugo la fissa, e del costei spavento Paventando, - Giannetta, odi, ripiglia. Qui trattenermi or più non voglio. In mente Ben avvertir tu devi i sensi miei : E in questa noIle , alior che tutto è mulo, Qua tornerò. Tre volte un fischio udrai , Biblioteca Gino Bianco

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