Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

'la Rizzandosi , minaccia il suo nemico Investir; ma le sanne e i forli unghioni Mostra il lione alle tenzoni usalo , E invan fremendo l' orsacchio s'arretra. § 6. Ugo il brando ripone , e 'n sè raccolto Or teme che Giannetta innanzi l'ora Abbia l' agne ridotto al pecorile; Or che dal padre a non partirsi aslrella Dcli' abituro, in cor ne pianga invano ; Or che la offenda un subilo malore ; E fra tanti pensieri e sì diversi , Qual contro pino smisurato addoppia Sue forze il vento, i voli suoi delusi Egli avvisando, ornai piega la mente Di Vitlor a'consigli, e in propria forza, Al mondo in onta , in onta al Ciel medesmo , Statuisce ridurla. Eppur l'assale Un impronto ammonir di gentilezza , Che nel men guasto del suo cor s' eleva Possentemente; e, vergognando , il ciglio Rorido sente d'una stilla , e or sgrida Sua virtu poca, or sua poca ne<1uizia: E 0ulluando qual per l'oceitoo Nave sbattuta da contrari venti ; Ansio, sudante , nelle vene il sangue Sente bollir, morde le labbra, i denti Arrotando, la fronte si percolo Biblioteca Gino Bianco

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