Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

24 Di Giannetta pe' campi ecco s'aggira. Indarno adocchia smao'ioso , irato , Ogni macchia ogni arbusto. Il grido innalza, Ma clii risponde ali' invocalo nome 'I Interrogarne un villaozuol risolse , Che su l'erba adagialo iva intagliando Un nodoso basino , ma sollo il ciglio In lui fissava le pupille ardenti , E avea in tempesta il cor. - Te', garzooello, Queste monete, e m'odi. Una fanciulla Veder mi cale cui noman Giannella: Additar la mi sai? - l\Ia qual baleno Vito assurge, e s'avventa ... - Ah traditore ! - Cacciando il ferro , e s' arretrando un pa~so Ugo rapidamente , - Ah ! traditore , Scostali, o 'I sangue tuo! ... Ben li ravviso : I segni espressi de' newici ooslr i Ti fremono sul volto. Iniqua razza Ai tiranni devota, è presso il di Ch' estirpala sarai dalle radici ! Oh! cosi 'I padre tuo del Seni,;>in riva I brandi nostri abbian trafitto , e pasto Sua salma ai corvi! ... Orsù, fuggi? o t'uccido!- Mordendosi le mao Vito ritrassi. Tale orsaccbino, s' a una damma uccisa, Cui per lo bosco il cacciator perdé, Mentre ingordo si slancia, un gran l'ione Il prevenga. Dagli occhi , dalle nari Gli ,livam1>ala rabbia , arruffa i velli, Il ugge a tuono simile, e sovra I' anche Biblioteca Gino Bianco

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