Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

u Di letizia venir. - Non s' assccura Però Fernando , e nondimen cortese Risponde lui, - Signor, troppo mi tarda Di seguir la mia figlia. I detti vostri Or mi vieta ascoltar paterno zelo. - Ciò disse il veglio appena, e via veloce Per la bruna campagna si dilegua. § 8. Che cor, Ugo, fu 'I tuo? che sentimento Nel!' anima ti pose il ritrovarli Di quel!' ora colà, dove le genti Opinion d'avila fè spregiata Rese ne' tuoi feroce? Oh! tu disnudi L' acciar fidalo, e la vi riude aguzzi Del ciglio intorno intorno, e cauto intendi L'orecchio: a lungo il respiro sostieni; E dc' tanti compagni , onde rosseggia Di Romagna il terreo, l' ombre al pensiero Ti s' affollan gementi, e già n' ascolli I singhiozzi di morte; il saldo core Cià tenia la paura, e'I patrio suolo Soave or forse ricalcar ti fòra. § 9. Ma colla figlia ecco reddir Fernando E la povera greggia, a cui l'agnello Non venne meno. La riduce al chiuso Biblioteca Gino Bianco

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