Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

10 § ,f,. A mezzo vespro d' un bel giorno estivo, Lungo la sponda eh' al I-1mon contende Il llorgo dilagar quando precipita Giù de' monti la frana , a lenii passi , Vòlto alte spalle de' fiorenti clivi , li Franco Ugo inoltrava. E qui , che il guida? Speme di rinvenir ollraleggiadra Forosetta lo sprona, a lui veduta , Giit qualt.ro di volgeano , che lasso J\Iovendoali' ombra d'una quercia, il margo Scendea. La bella mano iva schiomando La conocchia, e soave una canzone llcnchè pur rozza modulava il labbro. Lo sguardo intenta al genfal lavoro, Tardi s' avvide che stranicr soldato In lei mirava estatico: foggia Rallo allor la fanciulla, una ncll' alma Rimembraoza gioconda a lui lasciando, E desio di bearsi altra fiata Della cara ritrosa al dolce raggio. § 5. Ugo un'assisa , del color del cielo Quando il raggio lunar tempra la notte, Stretta ai fianchi vcstia; segno d'impero L' oro gli fulgc su le quadre spalle; Biblioteca Gino Bianco

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